Dog Runner Torino

SERVIZIO CANI TORINO: servizi per il benessere del tuo CANE. Camminate e corse a 6 zampe!

Contattatemi senza alcun impegno al numero seguente:
333.49.17.465

Lavoro autonomo occasionale

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PREZZI DOG-RUNNING TORINO:

Quanto costa il mio servizio di dog-walking e dog-running?

DOG WALKING

€15 n.1 camminata in città per cani attivi (6km circa)
€25 n.2 camminate

€8 n.1 uscita per cani, specie se anziani, vicino a casa
€14 n.2 uscite; €20 n.3 uscite

NB: il cane viene sempre tenuto al guinzaglio e viene data la possibilità di scegliere tra corto e medio a seconda delle dimesioni e del carattere del cane; il prezzo può variare in base alla distanza/spese di viaggio.

DOG RUNNING

€20 n.1 corsa di max 6 km per cani attivi (per camminate e corse fuori in città, il prezzo verrà deciso di volta in volta)


alla corsa mattutina è ad esempio possibile unire la camminata pomeridiana, per un totale di €30

NB: il cane viene sempre tenuto col guinzaglio corto e ci si fermerà dalle 2 alle 3 volte per bere, rallentare, annusare, fare bisognini, ecc.


NOTE:
verrà sempre rilasciata la fattura senza I.V.A. grazie al "regime dei minimi" (operazione effettuata da soggetto appartenente a regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità di cui all’art. 27 commi 1 e 2 D.L. 98/2011)

PROBLEMA cani taglia piccola aggressivi

Collegandomi all'ultimo mio POST, ne scrivo un altro sui cagnolini..

In giro si notano molti cagnolini aggressivi coi loro simili, incuranti della taglia e della stazza dell'altro, anzi, più sono grandi più questi cani di taglia piccola si agitano, ringhiano, abbaiano e vogliono andargli contro, addosso, per fare cosa non si sa bene :P

Il mio cane, che arriva da un canile (un posto dove tutti abbaiano disperati) non li sopporta proprio, si mette a tremare, guaisce, abbaia un po', insomma, si innervosisce.

Questi cagnolini, sicuramente, agiscono così per due motivi: 
  1. sono preoccupati da questo sconosciuto e, vedendolo più grande, cercano di mostrarsi forti, più forti di quel in realtà sono.
  2. essendo sicuramente stati viziati fin da subito, sono abituati a comandare sia in casa che fuori, con l'umano di turno che lo serve in ogni istante e che magari lo rincuora quando non dovrebbe (se un cane è nervoso, ha paura, è aggressivo, non bisogna calmarlo con le carezze!).
Per cui io non mi stupisco, il mio consiglio è quello di tenere il cane ben vicino a sé, senza lasciargli metri e metri di indipendenza (per la sua libertà ci sono i prati, i parchi, le aree cane), perché durante la passeggiata è il padrone che deve portare a spasso il cane, non il contrario.
Anche piccole cose durante il giro possono servire per far capire al cagnolino che non è lui che comanda: se il padrone vuole girare a destra, si gira a destra e basta; se il cane vuole fare pipì o annusare ogni 5 metri, il padrone non deve neanche dirgli no, ma semplicemente continuare a camminare per fargli fare pipì solo dove vuole lui (il padrone).

Alcuni mi possono dire "Eh, ma il mio cane tira".
No, il problema non è che tira, il problema è che sei tu padrone che gli concedi questi spazi che gli fanno cambiare mentalità portandolo da possibile cagnolino tenero e ubbidiente, a cane sempre attento a ciò che c'è intorno (sta davanti, è il capo, è lui che si prende cura del gruppo, del branco), pronto a scovare possibili nemici..

Problemi dei cani (dei cani???)

IL MIO CANE SCAPPA.. IL MIO CANE MORDE.. IL MIO CANE PIANGE..

Secondo la vulgata popolare, quindi secondo la gente comune, compresi certi cinofili, nel senso più semplice del termine, ovvero amanti dei cani (non esperti dei cani, tra i quali non figuro neanche io, sia chiaro, ma cerco almeno di essere raziocinante), i cani hanno e danno problemi senza spiegazioni, non si sa come risolverli, i cani improvvisamente cambiano carattere anche se gli viene dato tutto, ecc.

Basta fare un "giro" sul web per rendersi conto di quanta gente disperata, o quasi, ci sia anche solo in Italia, che non capisce i motivi che spingono quel determinato cane ad agire in quella maniera inconsueta, inconsulta, financo pericolosa.

Il problema pare essere sempre e solo del cane, non del padrone e dell'urbe, dello stato di cattività nel quale vive.
Eppure, quasi 10 volte su 10, la colpa è proprio del padrone, oltreché del passato del cane (nel caso questo venga preso dal canile), passato in cui l'influenza di padroni umani ignoranti o violenti ha modificato la psiche del nostro amico quadrupede.

Per capire meglio ciò di cui parlo vi invito a cercare i problemi dei padroni di cani su siti quali AlFemminile e Yahoo Answers.

QUI una ragazza si dispera perché il suo cane-lupo, pur ricevendo tante coccole dalla famiglia e pur avendo un giardino, quando vede passare degli sconosciuti vuole uscire, e avolte ci riesce, non per morderli per fortuna, ma per ricevere tante carezze, idem se vede altri cani, lui vuole giocare con tutti! Beh, è una cosa positiva! Però quando è da solo in casa si dispera e piange.
Questa ragazza ha paura che il cane possa scappare e si lamenta del fatto che piange.
Lei ha scritto una cosa che ci è utile per risolvere questo caso, ovvero che fin da quando hanno perso questo cane, la sua famiglia gli è stata accanto riempiendolo di coccole. Questo cane venne preso da un canile quando aveva appena 2 mesi.

Mi pare ovvio che il problema sia nato all'epoca della sua adozione: un cuccioletto ha bisogno di coccole, in canile non le aveva, viene preso, salvato come si suol giustamente dire, e gliene vengono date in abbondanza. La conseguenza è che è stato abituato troppo bene, viziato, per cui per lui quella è la normalità, non sa cosa voglia dire attendere, aspettare il ritorno del padrone, perché un cane viziato si reputa esso stesso il padrone, per cui nessuno può andarsene, devono stargli sempre accanto a coccolarlo.

Il fatto che scappi è probabilmente anche una conseguenza del giardino: molti pensano che ad un cane basti ricevere coccole e avere la possibilità di godersi un bel prato nel giardino privato.
FALSO!
Un cane ha bisogno di essere coccolato quando se lo merita, quando è calmo, e di conoscere e giocare con altri cani. Questa ragazza vuole chiudere ancora di più il giardino, la proprietà della villa affinché questo cane non riesca più ad uscirne. Ma siamo pazzi? Se portasse maggiormente fuori il cane a socializzare e giocare coi suoi simili non avrebbe, penso, poi ancora tutta questa voglia di giocare e leccare i primi sconosciuti che passano, perché il mondo l'ha potuto vedere ed esplorare, per cui quelle persone e quei cani che passano non sono più una novità, ma esseri normale che vede tutti i giorni per strada.

Questo cane, dunque, sembra vivere ISOLATO e risulta essere VIZIATO.


IL PROBLEMA, QUINDI, E' L'UOMO, NON IL CANE.

CASO RISOLTO, CASO CHIUSO

Invia pagamento a Daniele Comoglio di €350, grazie.

VIVERE CON UN CANE

Vivere con un cane non è una mera esperienza, è proprio uno stile di vita.

Lo scorso inverno incontrai, in un'area cani sita accanto ad un bosco, un ragazzo un po' in carne che mi raccontò di come la sua vita fosse cambiata con un cane al suo fianco, il quale lo costringeva ad uscire sempre, ad essere quindi sempre attiva, pure, ovviamente, nelle giornate di pioggia.

Un cane, quindi, ti invoglia ad uscire ed essere sempre parte attiva della camminata e questa cosa influirà poi anche sulla mente!

Per molti l'obbligo di dover uscire almeno 3 volte al giorno per i bisogni del cane è una vera costrizione, una vera tortura.
Innanzitutto bisogna smettere di pensare che si esce per i suoi bisogni fisiologici, quanto invece per i suoi bisogni e basta, ovvero il bisogno di stare all'aperto, di stare sull'erba, di camminare e correre liberamente (sì, io sono contrario al guinzaglio negli spazi aperti dove non c'è nessuno o quasi, ovviamente faccio così solo col mio cane, non certo con quelli degli altri, dato che non so che paure possono avere, cosa li può infastidire e soprattutto perché ad un certo punto possono volersene tornare a casa loro) e di giocare col cosidetto padrone.
Un trucco consiste nel pensare che si esce per i bisogni di entrambi: anche se sono impegnato o fuori piove e fa freddo, è bene mollare quello che uno fa e affrontare una nuova esperienza quale può essere la camminata sotto la pioggia battente, sotto la quale si può anche pensare ai propri affari, ad esempio a come realizzare quella data cosa, ecc. Sembra incredibile, ma certe idee ci vengono soltanto quando cambiamo l'ambiente.

IL MIO CANE DEVASTA LA CASA: COME RISOLVERE QUESTO PROBLEMA

COME RISOLVERE IL PROBLEMA DEL CANE CHE DEVASTA LA CASA

Una coppia di miei amici ha un piccolo ma duraturo problema: la loro bella e dolce cagnolina di 2-3 anni, devasta il loro appartamento in loro assenza.

Lei è molto vitale, corre sempre come una forsennata.
Per cui già da questo indizio si capisce in cosa consista il problema e dove questo risieda: il problema non risiede in lei, non è colpa della sua "testa malata", bensì dei padroni che non la fanno sfogare, cioè ad es. correre, a dovere.

I cani, fin dal mattino, sono pronti a uscire e a camminare e correre per km e km, a differenza nostra che vorremmo stare a letto fino alle 10 e poi, con calma, uscire usando ovviamente l'automobile, anche quando c'è il sole. Che tristezza di vita!
Se il cane lo faccio divertire soltanto al pomeriggio, è ovvio che se questo è un esemplare giovane e abbastanza piccolo che corre e salta a tutto spiano, avrò molte probabilità di trovarmi la casa distrutta al mio ritorno verso le 13:00.
Io, per fortuna, non ho mai avuto questo problema (ma ne ho altri, ihih), ma solitamente cerco di fare diversi km sia al mattino che al pomeriggio, oltre a farlo correre con me o da solo o con altri cani (vabbè, a parte quando piove a dirotto come in questi giorni, sigh), o fargli mordere dei rametti e fargli compiere dei percorsi inventati di sana pianta sul momento, o fargli trovare oggetti che gli piacciono che ho nascosto, ecc. In questo modo, dopo un'oretta in giro, il mio cane, ma tutti i cani, torneranno a casa soddisfatti e stanchi: hanno visto, esplorato, corso, conosciuto, trovato, annusato.

Secondo me, facendo così (ovvero giochi fuori casa e riposo in casa, o brevi giochi anche in casa in cui decido io quando iniziare e quando finire), il cane trova una certa regolarità capendo che fuori si gioca e ci si scatena, mentre in casa si sta calmi.

RIEPILOGANDO..
se so che il mio cane in casa fa danni, devo cambiare orari e stile di vita, perché in 9 casi su 10 il problema è sempre e soltanto l'amico umano:
esco presto, facciamo un bel giro con una, due, tre attività simili e poi una volta tornato a casa il mio cane sta tranquillo mentre io vado a lavorare. Eviterei di lasciargli un oggetto/un gioco che può mordere perché così rischio di istigarlo a mordere, e magari sarà portato a pensare che ogni altra cosa presente per terra sia morsicabile. Questi contentini sono stupidaggini che servono principalmente a noi umani (padroni di cani) per pulirci la coscienza quando li lasciamo soli in balia della noia e solitudine.

Un cane che vive per voi, che vi fa sempre le feste, di sicuro non vi rovina l'appartamento per dispetto, ma molto più probabilmente perché non ha potuto sfogare la propria energia a dovere in posti e spazi a lui dedicati (prati..) e nei tempi giusti (mattino).
Portarlo a fare due pipì e riportarlo immediatamente in casa perché si deve andare a lavorare è sbagliatissimo: il cane potrà anche vivere con un po' di rabbia addosso perché penserà che mentre lui è tornare ad annoiarsi in casa, voi siete usciti a divertirvi alla faccia sua.